Cronistoria della campagna

Cronistoria costantemente aggiornata del nostro intervento nelle zone terremotate delle Marche. Di cosa c’è bisogno, cosa facciamo, come utilizziamo le risorse che raccogliamo.

STEP 0

All’indomani delle prime scosse del 24 agosto 2016 ci siamo attivati per dare un contributo concreto a chi ne avesse bisogno. Immediatamente ci è sembrato naturale iniziare a lavorare per aiutare Paola e Marino, allevatori bio dei Sibillini che settimanalmente portano i loro formaggi nel mercato bio “Mezza Campagna” ma anche in molti altri negozi di Senigallia. Proprio per questo abbiamo dato vita alla campagna “Il bio che non trema”.

il-bio-che-non-trema-screenshot

La loro azienda aveva subito dei danni gravi, ma la casa era ancora agibile quindi le prime due azioni sono state: lanciare una campagna crowfounding su “Produzioni dal Basso” per raccogliere quanto più possibile per i lavori di rimessa in sicurezza delle strutture e tenere settimanalmente al sabato mattina al mercato “Mezza Campagna” un banchetto informativo con la possibilità di donare direttamente o di acquistare una borsa con il logo del “Bio che non Trema”.

STEP 1

Il 30 ottobre nuove violenti scosse hanno modificato profondamente la situazione costringendoci a rivedere l’intervento necessario ed urgente da fare. La casa di Paola e Marino, come quella dei loro dipendenti e delle famiglie di vicini è infatti risultata inagibile. Grazie alla grande solidarietà che si sviluppa tra le genti terremotate, tutte queste famiglie hanno subito fatto gruppo riunendosi attorno al caseificio, unica struttura realmente sicura della zona. Al momento quindi ci sono circa 15 persone che dormono nei locali del caseificio, locali che però sono senza riscaldamento (e in quelle zone, già in questi giorni la temperatura notturna è prossima allo zero).
L’urgenza è quindi quella di trovare quanto prima una sistemazione per queste persone, in modo da farle dormire al caldo, fornir loro una cucina agibile e comoda per preparare i pasti e liberare i locali della produzione per far si che, il lavoro in caseificio riprenda quanto prima. Riteniamo fondamentale questo ultimo passaggio perché senza possibilità di lavorare non ci sono possibilità perché l’azienda riparta e con essa il ruolo centrale che ha nella piccola comunità di Monte San Martino. Comunità che oggi è ferita, con molti che dovranno abbandonare quella zona, forse per sempre.

Ecco quindi che i primi soldi raccolti li abbiamo destinati alla messa in opera di soluzioni abitative.
Siamo presenti in zona dal 1 novembre per preparare il terreno e consentire il 3 novembre, sotto un’acquerugiola implacabile, la messa in opera del primo modulo al quale, a giorni seguirà un’altro donato dai terremotati dell’Emilia Romagna. A dimostrazione ulteriore della solidarietà straordinaria che si sviluppa tra chi vive le stesse situazioni di emergenza.

Il contributo di quanti hanno donato fino ad ora è quindi già stato fondamentale, da sta notte alcune persone dormiranno al caldo, ma il lavoro da fare è ancora tanto, noi non ci tiriamo indietro ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.

STEP 2 (Aggiornamento lavori del 5-6 novembre 2016)

I primi due container sono piazzati e con impianti allacciati.
Siamo arrivati alle 9 circa, caffe, convenevoli e subito all’opera…per l’ora di pranzo gli impianti (corrente elettrica, acqua, scarichi, fognature e linea telefonica/internet) del primo container, posizionato giovedì scorso, erano già funzionanti. Nel frattempo un’altra squadra preparava il basamento per il secondo container posato alle ore 14 e reso funzionante anch’esso prima del calare del sole.
Questi due primi moduli abitativi saranno le future case degli operai dell’azienda.
Nel frattempo si sta organizzando e attrezzando un’ulteriore area per posizionare almeno altri due container uno sarà la casa di Paola e Marino e un altro adibito a cucina e soggiorno.

Un grazie particolare alle Brigate di solidarietà di Reggio Emilia (in cui confluiscono Casa Bettola, Laboratorio Spartaco ecc..) per aver trasportato il nuovo container da Reggio a Monte San Martino organizzando il trasporto in pochissimi giorni e a Stefania per avercelo donato.

Un altro sentito grazie va allo Spazio Heval di Ancona che ha recapitato alimenti, detersivi e manodopera come a Quilly’s , Beatrice Brignone e il Comitato Possibile “Massimo Max Fanelli” per altrettanti viveri.

(Aggiornamento lavori del 21 novembre 2016)

(Aggiornamento lavori del 26-27 novembre 2016)

CONTINUA….